Guida semplice ed essenziale per capire a che cosa serve una scheda audio. Questo componente è indispensabile in tutti i computer per qualunque uso se ne faccia. Esistono schede audio di diversi tipi, adibite all’elaborazione del suono piuttosto che al semplice ascolto.
Ascoltare i suoni del computer
Banalmente una scheda audio serve a riprodurre i suoni del computer. In realtà non è una cosa così banale riuscire ad ascoltare canzoni o film attraverso il computer. Il sistema operativo capisce solamente segnali digitali, ovvero formati da due valori, zero ed uno.
Tutti i suoni in natura, quindi anche quelli che ascoltiamo noi, sono analogici. Questa differenza fondamentale serve a far capire che per riuscire a udire il suono di un video di YouTube occorre un convertitore che trasformi l’audio digitale in analogico.
Quando chattiamo in videoconferenza o comunque vogliamo registrare dei suoni al computer avviene il processo inverso.
I suoni analogici della vita quotidiana entrano nel computer, vengono elaborati dal convertitore che li trasforma in digitali, dunque escono nuovamente trasformati in analogici per poterli ascoltare.
È evidente che il componente principale di tutte le schede audio sia questo chip elettronico chiamato convertitore analogico digitale o digitale analogico. Sulle descrizioni delle schede audio troviamo spesso scritto l’acronimo in inglese DAC o ADC, che significa digitale analogico convertitore oppure analogico digitale convertitore.
In tutti i computer ci sono schede audio integrate, perché altrimenti non sarebbe possibile né ascoltare né registrare qualsiasi suono. Questi chip sonori sono di qualità mediocre, ma sufficiente per video chattare o ascoltare i film.
Non ha senso comprare una scheda audio se il computer viene usato esclusivamente a livello domestico o di ufficio senza particolari pretese sonore. Il chip già integrato è più che sufficiente a codificare i suoni in ingresso e in uscita.
Connessioni della scheda audio
Per capire come interagire con una scheda audio integrata nel computer basta osservare gli spinotti. Nel 1999 è stato redatto uno standard per codificare gli ingressi e le uscite delle schede audio.
Talvolta sulla scheda vi sono delle piccole sigle come MIC oppure AUX vicino alle porte che aiutano ulteriormente nell’identificazione dello spinotto giusto. Ad ogni modo non è possibile sbagliarsi, anche perché le periferiche da collegare al computer hanno quasi sempre le prese colorate in modo da connetterle nella porta giusta.
Il colore verde è per l’uscita audio principale alla quale collegare altoparlanti o cuffie.
Tra le uscite vi sono quelle di colore nero e argento dei sistemi surround, rispettivamente per gli altoparlanti posteriori e laterali. Nelle schede audio più avanzate c’è l’uscita digitale S/PDIF che si può usare anche come uscita analogica per collegare un subwoofer, ovvero un altoparlante per suoni a bassa frequenza.
Gli ingressi in entrata sono di colore rosa per il microfono e azzurro per qualunque altro genere di periferica. Se vuoi collegare un apparecchio al computer devi usare l’entrata analogica celeste, ideale per mixer, strumenti musicali o altri dispositivi.
Di solito le schede audio con un’architettura più avanzata hanno diversi chip sonori, in modo da non gravare eccessivamente sulla CPU del computer. In quelle di livello più elevato c’è un processore interno per migliorare il suono. Stiamo ovviamente parlando di schede audio non integrate nella scheda madre, che si dividono in interne ed esterne.
A cosa serve l’acceleratore audio
Abbiamo detto che in tutti i computer è già integrata una scheda audio nella scheda madre. Aggiungendo una scheda audio interna o esterna non entrerà in conflitto con quella già presente, ma il suono sarà elaborato direttamente da quella aggiunta.
Di solito a corredo di ogni scheda audio c’è un software comprensivo di driver e magari un programma per gestire meglio la scheda. I driver, una volta installati, fanno convergere tutti i segnali sonori verso la nuova scheda audio, che sia interna o esterna.
Il chip integrato viene bypassato e quindi non entra in conflitto con la nuova periferica.
In tutte le schede audio c’è un acceleratore audio che permette di ascoltare l’acustica tridimensionale e aggiungere effetti particolari al sonoro. L’acceleratore audio è stato implementato nelle schede audio sin dal lontano 1998 e da allora ha fatto enormi progressi.
Serve a molte cose, tra cui la gestione della voce umana quando si usa il computer per il karaoke. La scheda audio è presente anche nei computer portatili ed in questo caso non è possibile aggiungere schede audio dedicate interne perché non c’è lo slot disponibile.
Volendo aggiungere una scheda audio esterna ad un computer portatile bisogna necessariamente collegarla tramite porte USB, FireWire oppure Thunderbolt. Lo stesso si può fare con un computer fisso naturalmente, considerando che le schede audio esterne sono migliori rispetto a quelle interne.
Sono anche molto più comode, perché si possono spostare da un computer all’altro senza bisogno di fare alcuna manovra particolare. Di solito funzionano una volta collegate e non è necessario installare driver perché vengano riconosciute dal computer.
Scheda audio esterna
Le schede audio esterne sono indicate soprattutto per i professionisti della musica quali cantanti o musicisti. Sono necessarie anche ai disc-jockey per miscelare i suoni provenienti da diverse tracce.
Molti professionisti viaggiano con un computer portatile al seguito e dunque è indispensabile che abbiano una scheda audio di buon livello per lavorare dove si trovano. Stiamo parlando dei DJ o dei musicisti che tengono concerti all’aperto, ma anche in studio.
Le schede audio esterne non hanno limiti di qualità come quelle interne e soprattutto hanno molte più porte in ingresso e in uscita per strumenti e microfoni. Sono necessarie alle band musicali per suonare, ma anche a chi non si accontenta tanto facilmente e vuole un impianto audio di tutto rispetto.
I prezzi delle schede audio esterne sono piuttosto elevati, parecchio di più rispetto a quelle interne ed è consigliabile comprarle solamente se servono a scopi avanzati.
Per sentire meglio i suoni del computer quando si gioca o si ascoltano delle canzoni, non c’è bisogno di spendere centinaia di euro per una scheda audio esterna. Ne basta una interna di media qualità per assolvere egregiamente tutte le funzioni di un audio soddisfacente tridimensionale, anche per ascoltare film e concerti.
Non bisogna dimenticare che il computer deve essere in grado di supportare un’apparecchiatura del genere, perfino a livello di corrente. Per questo motivo le schede audio esterne con alimentazione separata sono più indicate per un uso intensivo.